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Workshop Residenziale di Gubbio 2018 della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Integrata HUMANITAS di Roma – Secondo Biennio

DATE
28, 29 e 30 Giugno (ore 9,00-18,00)

WORKSHOP 2
Concettualizzazione e Terapia dei Disturbi Caratteriologici
secondo la prospettiva della Schema Therapy:
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta

L’incontro residenziale di quest’anno affronterà un tema di particolare interesse teoricooperativo: I Disturbi Caratteriologici in Età Evolutiva ed in Età Adulta ed il lorotrattamento tramite la Schema Therapy di J. Young e coll. (2007).
La Schema Therapy (ST) è una metodologia psicoterapeutica che combina approcci derivanti da differenti orientamenti psicologici e psicoterapici (Cacioppo, Berntson, Larsen, Poehlmann, & Ito, 2000; Cacioppo, Klein, Berntson, & Hatfield, 1993): la Teoria dell’Attaccamento (Ainsworth, 1969), l’Approccio Psicodinamico (Mayer, & Merckelbach,
1999; Wiser, & Goldfried, 1998; Terenzi et al., 2017b), la Terapia Cognitivo-Comportamentale (Beck, 1979; Mahoney, 1993), l’Analisi Transazionale (Berne, 1961) e la Psicoterapia della Gestalt (Field, & Horowitz, 1998; Horowitz, & Znoj, 1999). Tale modello clinico è stato concepito, nella sua forma attuale, da Jeffrey E. Young (1990-
1999; Young, Klosko & Weishaar, 2007), psicologo americano ed allievo diretto di Aaron T. Beck. Tuttora vi sono numerosi studi della letteratura scientifica che dimostrano la sua efficacia non solo per il trattamento dei Disturbi di Personalità (DP), ma anche per i disturbi altamente resistenti alle altre terapie (McGinn, & Young, 1997; McGinn, Young, & Sanderson,
1995; Young, Beck, & Weinberger, 1993; Young, & Behary, 1998; Young, & Brown, 1991; Young, & Gluhoski, 1996; Arntz, 1999; Terenzi et al., 2017). Invero, numerosi studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento dei pazienti adulti (Jacob & Arntz, 2013). Lo studio dei costrutti e delle metodologie terapeutiche cliniche della ST è in continua
evoluzione e approfondimento (Lavergne et al.,2015). Si sono difatti evidenziate la sua efficacia e la sua applicazione anche nel trattamento dei DP di Cluster C (Weinbrecht et al.,2016; Hoffard Lunding et al., 2016), dell’ansia e della depressione cronica (Renner et al., 2016),
dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) (McIntosh et al., 2016), dei problemi di coppia e sessuali (Derby et al., 2015), delle ricadute nel disturbo da uso di sostanze, nelle psicosi (Stowkowy et al., 2016) e nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) (Hopwood,
Thomas, 2016).Per quanto concerne il rationale della ST, la psicopatologia è vista come prodotto dell’interazione tra il temperamento innato del bambino e le prime esperienze di privazione o frustrazione dei suoi bisogni emotivi primari. Questa privazione comporterebbe lo sviluppo di Schemi Maladattivi Precoci (SMP) e risposte di coping disfunzionali. Se rinforzati, questi due fenomeni mentali, progressivamente si strutturerebbero formando Sfaccettature del Sé (Mode) problematiche.
La Schema Therapy presenta un modello chiaro e probante che ben si adatta allo studio e al trattamento della psicopatologia in ambito evolutivo. Ragion per cui si è recentemente assistito allo sviluppo della Schema Therapy per Bambini e per Adolescenti (ST-BA).
La ST, dunque, aiuta il paziente ad identificare e conoscere i bisogni che hanno influenzato e costellato il proprio sviluppo, lo guida nel comprendere quali di questi potrebbero non essere stati funzionalmente soddisfatti e gli permette di delineare alternative comportamentali e
strategie di coping più mature ed efficaci (con minori costi per sé e per gli altri, rispetto a quelle patogene acquisite in conseguenza delle esperienze di sviluppo disfunzionali) per soddisfarli nel presente.
Il termine “schema” in psicologia cognitiva di base è stato utilizzato da diversi autori: Bartlett (1932), Piaget (1955), Beck (1972). La Schema Therapy, in particolare, con questo termine vuole indicare una struttura conoscitiva organizzata e relativamente stabile, composta da pensieri,
emozioni, sensazioni corporee e ricordi, che influenza radicalmente, nelle diverse situazioni esperite, la percezione di sé, degli altri e di sé stesso in rapporto agli altri.
Gli SMP costituiscono, specificamente, previsioni negative circa la possibilità di realizzare e/o salvaguardare i propri bisogni psicologici di base. Rispetto a tali previsioni pessimistiche e, a causa dell’estrema generalizzazione (dovuta alla insufficiente capacità di discriminazione
delle differenze e delle specificità delle varie situazioni vissute di volta in volta dall’individuo), disfunzionali, il soggetto può sviluppare diverse forme di Coping, spesso disadattivo, in quanto in grado di stabilizzare circoli viziosi di mantenimento e riconferma delle previsioni negative in oggetto o, quantomeno, capaci di impedire l’incontro con esperienze
potenzialmente in grado di disconfermare tali attese patogene.
In particolare, Jeffrey Young ipotizza l’esistenza di 3 tipi di Coping Disfunzionale: (a) RESA (rassegnazione precoce e totale alle previsioni negative incluse negli SMP), (b) EVITAMENTO (sottrazione iper-prudenziale dalle situazioni nelle quali il soggetto teme di poter vedere
realizzate in modo drammatico le attese dolorose indotte dagli SMP) e (c) IPERCOMPENSAZIONE (tentativi spasmodici ed eccessivi/controproducenti di dimostrare a se
stessi e/o agli altri che le previsioni correlate agli SMP sono certamente false). Altro elemento centrale all’interno della teoria della Schema Therapy è quello di MODE. Tale costrutto teorico è molto vicino a quello di “Stato Mentale” (Mental State) formulato da Horowitz (1991). Con il termine MODE si indicherebbe, dunque, una “struttura” mentale
complessa (una particolare sfaccettatura del Sé attiva in un dato momento), costituita da un insieme di schemi (credenze ed aspettative su se stessi, gli altri ed il mondo), specifici scopi strumentali (condizioni desiderate del sé e/o del mondo) indirizzati alla soddisfazione di uno
o più bisogni di base, strategie di coping (nei confronti delle previsioni schematiche negative, inerenti ad ulteriori possibili frustrazioni dei propri bisogni di base) e relative emozioni correlate.
L’approccio terapeutico ST fornisce, quindi, procedure cliniche e strategie psicoterapiche atte a porre in discussione e, dunque a modificare, i pattern emotivi, cognitivi e comportamentali
problematici, al fine di favorire il successivo apprendimento di modalità più adattive di perseguimento e tutela dei propri bisogni di base.
Per realizzare questo intento si utilizzano pratiche cliniche derivate da differenti approcci psicoterapeutici: Terapia Cognitiva Standard, Terapia della Gestalt, Analisi Transazionale, Behavior Therapy, Terapia Analitica e Dinamica. Per sua natura la ST ha un’attenzione specifica verso lo sviluppo psicologico e ciò ha comportato una spontanea evoluzione della Schema Therapy anche per i Bambini e gli Adolescenti (ST-BA).
La Schema Therapy per i Bambini e gli Adolescenti è consigliata soprattutto quando le metodologie desunte dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale Standard risultano inefficaci (Loose e Graff, 2017).

PROGRAMMA

Giovedì 28 giugno

Ore 9.00-09.30:
Saluti della Presidentessa del Consorzio Humanitas, Prof.ssa Carmela Di Agresti
Apertura dei lavori da parte della Direzione della Scuola e del Consorzio Humanitas

Ore 09.30-13.00:
Concettualizzazione e Terapia dei Disturbi Caratteriologici secondo la
prospettiva della Schema Therapy

Ore 13.00-14.00
Pausa pranzo

Ore 14.00-18.00
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta dal
punto di vista della Schema Therapy: Case-Formulation in ST
Relatore: Dott. STEFANO TERENZI, Psicologo Clinico e Specialista in Psicoterapia Centrata sulla Mentalizzazione; Terapeuta Certificato dalla “International Society of Schema Therapy” (ISST) per la ST con Adulti e con Soggetti in Età Evolutiva; Docente Scuola di Specializzazione
Humanitas di Roma; Specialista del Centro Clinico Humanitas di Roma.

Venerdì 29 giugno

Ore 09.30-13.00
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta dal
punto di vista della Schema Therapy: Addestramento ed Esercitazioni
circa gli Interventi Clinici in Età Evolutiva

Ore 13.00-14.00
Pausa pranzo

Ore 14.00-18.00
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta dal
punto di vista della Schema Therapy: Addestramento ed Esercitazioni
circa gli Interventi Clinici in Età Evolutiva
Relatore: Dott. STEFANO TERENZI, Psicologo Clinico e Specialista in Psicoterapia Centrata sulla Mentalizzazione; Terapeuta Certificato dalla “International Society of Schema Therapy” (ISST) per la ST con Adulti e con Soggetti in Età Evolutiva; Docente Scuola di Specializzazione
Humanitas di Roma; Specialista del Centro Clinico Humanitas di Roma

Sabato 30 giugno

Ore 9.00-13.00
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta dal
punto di vista della Schema Therapy: Addestramento ed Esercitazioni
circa gli Interventi Clinici ST con gli Adulti

Ore 13.00-14.00
Pausa pranzo

Ore 14.00-18.00
Teoria della Sofferenza e della Cura in Età Evolutiva e in Età Adulta dal
punto di vista della Schema Therapy: Addestramento ed Esercitazioni
circa gli Interventi Clinici ST con gli Adulti
Relatore: Dott.ssa ALESSANDRA DELLE FRATTE, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta CBT; Terapeuta Certificata dalla “International Society of Schema Therapy” (ISST) per la ST con Adulti e con Soggetti in Età Evolutiva; Specialista dello Schema Therapy Center di Roma.

Partecipazione
Per gli Specializzandi della Scuola di Psicoterapia Humanitas la partecipazione al workshop è gratuita.
Per eventuali altri partecipanti è prevista una quota di Euro 200.
Il pagamento va effettuato tramite versamento o bonifico bancario intestato a:
Consorzio FORTUNE
Banca Popolare di Puglia e Basilicata – Filiale di Roma
IBAN IT43K0538503200000000001433
Causale Versamento: Workshop residenziale di Gubbio 28-30 giugno 2018

SCUOLA PSICOTERAPIA HUMANITAS
Presidenza: Prof.ssa Carmela Di Agresti
Direzione: Prof.ssa Lisa Arduino, Prof. Giuseppe Ruggeri
Coordinatore Amministrativo: dott. Antonio Attianese
Coordinatore della Didattica: Dott. Rosario Capo
Coordinatrice degli Allievi: Dott.ssa Elda Andriola
Coordinatrice Attività Cliniche Allievi: Dott.ssa Maria Angela Geraci

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