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“Consorzio Humanitas – Etica, sanità e salute”: Longevità e senso della vita: tra scienza, spiritualità e responsabilità

Si è svolto a Roma, presso la sede della Curia Generalizia della Societas Divini Salvatoris, l’incontro “Longevità e senso della vita”, promosso dal Consorzio Universitario Humanitas. L’appuntamento ha segnato l’avvio della nuova rubrica “Consorzio Humanitas – Etica, sanità e salute”, uno spazio di approfondimento e confronto dedicato ai grandi temi della contemporaneità, dove il sapere accademico dialoga con la dimensione etica, sanitaria e spirituale.

Il tema della Human Longevity è stato affrontato da prospettive differenti ma complementari, con l’intento di esplorare come la scienza, la medicina e la spiritualità possano contribuire insieme a dare significato a un’esistenza più lunga e più consapevole. La longevità, è emerso dal confronto, non rappresenta soltanto un traguardo biologico o sanitario, ma anche una questione culturale e morale: riguarda il modo in cui la società si prende cura di sé stessa, come affronta la fragilità e come valorizza la vita nelle sue diverse stagioni.

All’incontro hanno partecipato figure di rilievo provenienti da ambiti diversi, a testimonianza della volontà del Consorzio di promuovere un dialogo realmente interdisciplinare.

Sua Eccellenza Mons. Fabio Fabene, Arcivescovo e Segretario del Dicastero dei Santi, nonché Vicepresidente del Comitato Etico del Consorzio, ha offerto una riflessione sul valore comunitario della cura, ricordando come la longevità vada intesa anche come tempo di testimonianza e di maturazione spirituale.

Il Professore Ennio Tasciotti, Direttore del Master in Human Longevity del Consorzio Universitario Humanitas, ha illustrato l’importanza di una formazione specializzata che possa esplorare le prospettive più recenti della ricerca biomedica e delle scienze della salute, sottolineando l’importanza di un approccio integrato tra formazione e qualità della vita.

Il Professore Jarosław Merecki, della Societas Divini Salvatoris e docente di Etica e Filosofia Morale presso la Pontificia Università Lateranense, ha posto l’accento sulla dimensione etica dell’invecchiamento, interrogandosi su che cosa renda buona una vita lunga e come mantenere il senso della responsabilità personale anche nelle fasi di maggiore vulnerabilità.

Il Professore Gennaro Colangelo, Direttore del Dipartimento Beni Culturali e Artistici del Consorzio, ha riflettuto sul contributo delle arti, del patrimonio culturale  e della socialità come strumenti di benessere e inclusione, in grado di restituire significato e partecipazione anche nelle età più avanzate.

Padre Mario Agudelo, Salvatoriano della Colombia, ha riportato la prospettiva pastorale, ricordando come l’accompagnamento spirituale resti una componente essenziale nel prendersi cura della persona anziana, in particolare nel sostenerne la dimensione interiore e relazionale.

Il Professore Paolo Emiliozzi, urologo, ha condiviso la propria esperienza clinica, ponendo l’accento sull’importanza della prevenzione e della qualità della vita anche in ambito specialistico, come parametro imprescindibile della buona medicina.

Il Dottor Angelo Aliquò, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo–Forlanini di Roma, ha offerto un’analisi concreta delle sfide del sistema sanitario di fronte all’invecchiamento della popolazione, richiamando l’urgenza di politiche integrate tra ospedali e di fare rete tra diverse strutture, anche dal punto di vista della formazione specializzata.

Infine, il Dottor Antonio Attianese, Direttore Generale del Consorzio Universitario Humanitas, ha evidenziato il ruolo strategico delle istituzioni accademiche nel favorire l’incontro tra ricerca, formazione e sistema sanitario, promuovendo modelli innovativi di assistenza e prevenzione e reti di collaborazione che possano creare sistemi virtuosi organici e coordinati.

Il confronto tra questi diversi sguardi ha restituito un quadro complesso ma coerente: la longevità non è soltanto un risultato scientifico, ma una responsabilità collettiva. È un tema che chiama in causa la sanità pubblica, la cultura, l’etica e la spiritualità, e che richiede un approccio capace di tenere insieme la dimensione tecnica e quella umana.

L’incontro si è svolto sotto la guida di Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero dei Santi e Presidente del Comitato Etico del Consorzio Universitario Humanitas, e alla presenza del Direttore Generale Dott. Antonio Attianese e del Direttore per le Relazioni Istituzionali e Internazionali Dott. Vincenzo Aloisantoni, che hanno sottolineato come questa iniziativa rappresenti solo la prima tappa di un percorso di ricerca e divulgazione destinato a proseguire con nuove sessioni tematiche e interviste.

Con “Longevità e senso della vita” prende dunque forma una rubrica che vuole raccontare la contemporaneità attraverso l’incontro tra saperi e persone, nella convinzione che riflettere sul presente significhi, prima di tutto, interrogarsi sul valore dell’oggi e sul modo in cui la società sceglie di custodirlo.

Rassegna Stampa

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Consorzio Universitario Humanitas
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